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Silverstone, Gara Piena di Sorprese: Trionfo McLaren, Ferrari Chiamata alla Reazione.

Sotto la pioggia inglese, la McLaren firma una doppietta di valore. Hulkenberg conquista un podio storico. Hamilton lotta ma chiude quarto, mentre per Leclerc è una gara in salita. Ecco l’analisi dettagliata, tecnica e strategica, del weekend della Rossa.

Silverstone, Palcoscenico di Imprese e Sorprese

Sul leggendario asfalto di Silverstone, reso insidioso da una pioggia a tratti battente, il Gran Premio di Gran Bretagna 2025 si è trasformato in un palcoscenico di grandi imprese e risultati inattesi, che ha tenuto gli appassionati con il fiato sospeso. È stata la giornata della consacrazione per Lando Norris, che ha gestito al meglio le condizioni difficili per conquistare una vittoria di grande prestigio davanti al suo pubblico, suggellando una dominante doppietta McLaren che lancia un messaggio importante al campionato. È stata anche la giornata della favola per Nico Hulkenberg, che dopo un’attesa record di 238 Gran Premi, ha finalmente potuto assaporare lo champagne del podio, scrivendo una delle pagine più emozionanti della Formula 1 recente con una rimonta dalla diciannovesima posizione.  

Mentre McLaren celebrava un risultato storico, per la Scuderia Ferrari la domenica inglese si è rivelata più complessa del previsto, chiudendosi con un bilancio al di sotto delle aspettative. Per il team di Maranello, Silverstone doveva essere il banco di prova per confermare i progressi, alimentati da un venerdì di prove libere che l’aveva vista tra i protagonisti. Invece, la domenica si è conclusa con un risultato che ha messo in luce le sfide che il team deve ancora superare per capitalizzare il proprio potenziale. La gara si è conclusa con un quarto posto per un Lewis Hamilton combattivo, ma limitato da una vettura non sempre stabile e da alcuni errori, e un quattordicesimo posto per Charles Leclerc, condizionato da una strategia audace che non ha pagato e da una monoposto difficile da interpretare in condizioni mutevoli.  

Questo articolo si propone di andare oltre la semplice cronaca, per analizzare con precisione le ragioni di questo risultato. Esamineremo non solo cosa non ha funzionato come sperato per la Ferrari, ma anche perché. Dalle difficoltà tecniche emerse in qualifica alla gestione strategica sotto la pioggia, fino alla complessa dinamica di un Lewis Hamilton che, nella sua prima stagione in rosso, lotta tanto con gli avversari quanto con i limiti della sua stessa scuderia. Silverstone ha offerto un’analisi chiara dei valori in campo e delle aree su cui Maranello dovrà concentrare i propri sforzi.

Il contrasto tra la performance di Hulkenberg e le difficoltà della Ferrari è significativo. La capacità di un team come la Sauber, guidato dall’ex team principal Ferrari Mattia Binotto, di orchestrare una gara quasi perfetta in condizioni estreme, partendo dal fondo griglia, getta una luce diversa sulle performance dei top team. Laddove erano necessarie lucidità strategica e perfezione esecutiva, Maranello ha affrontato una scelta strategica non premiata per Leclerc e alcuni errori per Hamilton. Ciò suggerisce che le sfide della Ferrari non risiedono unicamente nella prestazione pura della SF-25, che a tratti è apparsa competitiva, ma in una fragilità operativa che emerge sotto pressione, un aspetto su cui il team è chiamato a lavorare.  

Cronaca di una Gara Imprevedibile: Pioggia, Safety Car e la Legge di Lando

Il Gran Premio di Gran Bretagna 2025 è iniziato sotto un cielo nuvoloso e la minaccia della pioggia. Allo spegnimento dei semafori, Max Verstappen ha capitalizzato la pole position conquistata il sabato, mantenendo il comando davanti alle due McLaren di Oscar Piastri e Lando Norris. Dietro di loro, Lewis Hamilton, scattato dalla quinta casella con la sua Ferrari, ha subito mostrato le sue intenzioni, lanciando un attacco a Norris per la quarta posizione, un duello che ha animato i primi giri. La gara è stata subito neutralizzata da una Virtual Safety Car per il ritiro di Liam Lawson , seguita poco dopo da un’altra per un problema che ha costretto all’abbandono anche Gabriel Bortoleto con la Sauber.  

Intorno al giro 14, le previsioni si sono avverate: una “pioggia battente” si è abbattuta sul circuito, rimescolando le carte. La Direzione Gara ha dispiegato la Safety Car, innescando una corsa ai box per montare le gomme intermedie. Questo è stato il primo, vero punto di svolta della corsa. Mentre i leader rientravano, piloti come Lance Stroll e Nico Hulkenberg, partiti dalle retrovie, hanno sfruttato la neutralizzazione per effettuare la sosta e guadagnare posizioni preziose.  

La gara è proseguita con un secondo intervento della Safety Car, causato da una collisione tra Isack Hadjar e il debuttante Kimi Antonelli, che ha visto il pilota della Racing Bulls finire contro le barriere. È in questo frangente che si è consumato il “colpo di scena” che ha influenzato la vittoria. Oscar Piastri, leader della corsa, è finito sotto investigazione per un’infrazione commessa dietro la Safety Car. La conseguente penalità di 10 secondi ha di fatto consegnato la leadership virtuale al suo compagno di squadra, Norris. La ripartenza che ne è seguita è stata altrettanto movimentata: nel tentativo di attaccare Piastri, Max Verstappen ha perso il controllo della sua Red Bull, finendo in testacoda e scivolando in decima posizione, un errore che ha compromesso le sue possibilità di vittoria.  

Negli ultimi 15 giri, con la pioggia che cessava, la pista ha iniziato ad asciugarsi, presentando ai team un ultimo dilemma strategico: quando tornare alle gomme slick? Fernando Alonso è stato il primo a tentare la sorte, ma l’asfalto era ancora troppo umido. La finestra giusta si è aperta tra il giro 42 e il 45, quando la maggior parte dei piloti di testa è rientrata per l’ultimo cambio gomme. Questa fase si è rivelata decisiva per le ambizioni di podio di Hamilton, ma ha consolidato le posizioni di vertice.  

Sotto la bandiera a scacchi, Lando Norris ha tagliato il traguardo per primo, scatenando l’entusiasmo del pubblico di casa e conquistando la sua prima vittoria a Silverstone. Alle sue spalle, Oscar Piastri ha completato una trionfale doppietta per la McLaren, nonostante la penalità. La vera favola della giornata, però, è stata quella di Nico Hulkenberg, che ha difeso un incredibile terzo posto, conquistando il suo primo podio in carriera e regalando alla Sauber una giornata memorabile.  

Le difficoltà di Piastri e Verstappen non sono stati eventi casuali, ma la conseguenza della pressione imposta dal ritmo delle McLaren. In condizioni difficili, la superiorità della vettura di Woking era evidente, definita “di un’altra categoria”. Questo vantaggio ha costretto i rivali a guidare al limite, aumentando la probabilità di errore. La penalità di Piastri, scaturita da una procedura complessa durante una “ripartenza caotica” e segnalata dalla Red Bull , e il testacoda di Verstappen, un errore nel tentativo di non perdere contatto , sono stati i sintomi di questa pressione. La McLaren non ha vinto solo perché era la più veloce, ma perché ha creato un ambiente ad alta tensione in cui i suoi principali avversari hanno commesso degli errori.  

Classifica Finale GP Gran Bretagna 2025

POSPILOTATEAMDISTACCO/RITIRO
1Lando NorrisMcLaren1:37:15.735
2Oscar PiastriMcLaren+6.812
3Nico HulkenbergSauber+34.742
4Lewis HamiltonFerrari+39.8
5Max VerstappenRed Bull+45.2
6Pierre GaslyAlpine+48.9
7Lance StrollAston Martin+52.1
8Alexander AlbonWilliams+58.3
9Fernando AlonsoAston Martin+1:02.5
10George RussellMercedes+1:05.7
14Charles LeclercFerrari+1 giro
RITKimi AntonelliMercedesDanni da collisione
RITIsack HadjarRacing BullsIncidente
RITGabriel BortoletoSauberProblema tecnico
RITLiam LawsonRacing BullsIncidente
RITFranco ColapintoAlpineProblema tecnico

Nota: I distacchi e le posizioni finali sono basati sui dati aggregati disponibili.  

Il Weekend in Chiaroscuro della Ferrari: Analisi di una Prestazione a Due Facce

Il Gran Premio di Gran Bretagna della Ferrari è stato un microcosmo della sua stagione 2025: un lampo di potenziale seguito da una gara complessa, fatta di difficoltà tecniche e scelte strategiche. Un weekend a due facce che ha lasciato Maranello con importanti indicazioni su cui lavorare.

Dalle Promesse del Venerdì alle Difficoltà della Qualifica

Il venerdì di Silverstone aveva dipinto un quadro positivo per la Scuderia. Lewis Hamilton aveva chiuso in testa la prima sessione di prove libere, e nella seconda sessione sia lui che Charles Leclerc avevano mostrato un passo gara competitivo, vicino a quello delle McLaren. Le sensazioni erano buone, con il team principal Fred Vasseur che parlava di “ritmo e costanza” e gli stessi rivali che indicavano la Ferrari come una possibile contendente per le prime file. L’entusiasmo era giustificato e la possibilità di lottare per le posizioni di vertice sembrava fondata su dati concreti.  

Sabato, però, questo quadro promettente è cambiato. La qualifica si è conclusa con un risultato al di sotto delle attese (Hamilton quinto, Leclerc sesto) che non rispecchiava il potenziale mostrato. Le ragioni di questa performance sono state diverse e interconnesse:  

  • Difficoltà con le Gomme: La causa principale è sembrata la difficoltà della SF-25 a portare le gomme Pirelli nella corretta finestra di temperatura, un problema definito “attivazione gomme imperfetta”. Con le temperature più basse del sabato, le Rosse hanno faticato a generare il grip necessario sul giro secco.  
  • Il “Problema Misterioso” di Leclerc: A complicare il quadro sono arrivate le dichiarazioni di Charles Leclerc. Il monegasco ha parlato di un “problema misterioso” , qualcosa di “molto strano” all’interno della vettura che si manifestava soprattutto nelle curve veloci e che non era riconducibile al bilanciamento o al grip generale. Queste parole suggeriscono l’esistenza di un problema specifico che la squadra sta analizzando.  
  • Errori e Criticità Operative: Su una base tecnica già complessa, si sono aggiunti alcuni errori. Sia Hamilton che Leclerc hanno commesso piccole sbavature nei loro giri veloci in Q3. Leclerc, molto critico con se stesso via radio, ha ammesso di aver perso decimi preziosi nelle ultime curve , mentre l’analisi telemetrica ha mostrato come anche Hamilton abbia lasciato per strada del tempo nel finale del giro. A questo si aggiunge un episodio che ha evidenziato una criticità nella gestione della sessione in Q1, quando Hamilton ha rischiato l’eliminazione perché il team lo ha richiamato ai box per mancanza di carburante, impedendogli un ultimo tentativo.  

Griglia di Partenza GP Gran Bretagna 2025 (Top 10)

POSPILOTATEAMTEMPO Q3
1Max VerstappenRed Bull1:24.892
2Oscar PiastriMcLaren1:24.995
3Lando NorrisMcLaren1:25.010
4George RussellMercedes1:25.029
5Lewis HamiltonFerrari1:25.095
6Charles LeclercFerrari1:25.121
7Fernando AlonsoAston Martin1:25.621
8Pierre GaslyAlpine1:25.785
9Carlos SainzWilliams1:25.746
10Kimi AntonelliMercedes1:25.374

Esporta in Fogli

Nota: Griglia basata sui risultati delle qualifiche. Le posizioni di Sainz e Antonelli riflettono i tempi del Q2 e Q3 rispettivamente, con penalità applicate ad altri piloti.  

Hamilton, Gara d’Attacco e una Rossa da Perfezionare

La gara di Lewis Hamilton è stata la sintesi della sua prima stagione in Ferrari: una dimostrazione di talento e determinazione in una continua lotta per ottimizzare il potenziale della monoposto. Nonostante una partenza dalla terza fila, il sette volte campione del mondo ha lottato con grande tenacia, deciso a ottenere un risultato di prestigio davanti al suo pubblico. La sua gara è stata caratterizzata da manovre notevoli, come il sorpasso ai danni del suo ex compagno di squadra George Russell e quello su Pierre Gasly, che lo hanno proiettato in zona podio.  

Tuttavia, questa lotta è avvenuta al volante di una vettura che non gli ha mai dato piena fiducia. Sin dai primi giri, Hamilton ha lamentato via radio una SF-25 “molto instabile” , una sensazione confermata a fine gara: “La macchina non ha stabilità, ogni curva c’è sempre una sbandata, non sta mai ferma”. Era una battaglia su due fronti: contro gli avversari e contro la sua stessa macchina.  

La caccia al terzo posto di Nico Hulkenberg è stata la fase cruciale della sua corsa. Ma proprio quando il primo podio a Silverstone in rosso sembrava possibile, l’opportunità è sfumata. Dopo il pit stop per montare le gomme slick soft su una pista ancora umida, Hamilton ha commesso due errori decisivi. Con le gomme fredde, ha perso il controllo della vettura in un paio di occasioni, vedendo il distacco da Hulkenberg aumentare. Quegli errori, figli della fretta e di una monoposto imprevedibile, gli sono costati il podio. Nel dopogara, pur cercando di vedere il lato positivo (“c’è del buono in questo weekend”), le sue parole più significative sono state quelle rivolte al futuro, un chiaro messaggio alla squadra: “Penso di sapere come spiegare al team quello che non voglio che ci sia nella prossima macchina”. Una diagnosi tecnica, più che una lamentela.  

La Strategia di Leclerc: un Rischio che non ha Pagato

Se la gara di Hamilton è stata una lotta per il podio, quella di Charles Leclerc è stata una gara in salita, iniziata con una decisione strategica audace. Invece di partire dalla sesta posizione in griglia, il muretto Ferrari ha optato per un rischio: richiamare Leclerc ai box alla fine del giro di formazione per montare gomme slick da asciutto e partire dalla pit lane, scommettendo su un rapido miglioramento della pista.  

La scommessa non ha dato i risultati sperati. L’asfalto, soprattutto nel terzo settore, era ancora troppo bagnato per le slick. Leclerc si è ritrovato a lottare per tenere in pista la sua Ferrari, girando su tempi alti e trovandosi a duellare con le vetture di centro gruppo in una gara anonima. Un’uscita di pista nel finale ha solo aggiunto complessità a una “giornata difficile” , conclusa al quattordicesimo posto.  

Le sue parole nel post-gara hanno rivelato una preoccupazione che andava oltre la singola scelta strategica. “Mi preoccupa il passo,” ha confessato Leclerc, ammettendo che, al di là della scelta delle gomme, la vettura non era abbastanza veloce. La sua delusione era evidente: “C’è tanta delusione in me, voglio solo tornare al camion e analizzare la gara. Ho fatto davvero tanta fatica”.  

Le esperienze divergenti dei due piloti Ferrari, pur nel contesto di una giornata complessa per entrambi, sono indicative. Da un lato, Hamilton, il leader esperto al suo primo anno, ha analizzato la situazione con lucidità, concentrandosi sui difetti strutturali della vettura in ottica futura, quasi trattando la stagione 2025 come un lungo test per lo sviluppo della monoposto del 2026. Dall’altro lato, Leclerc, che ha vissuto anni di alti e bassi a Maranello, ha vissuto la giornata come un’altra occasione mancata. La sua frustrazione, espressa già dopo le qualifiche con parole molto dure verso se stesso , era più viscerale, diretta contro l’immediata mancanza di prestazione. Questa dinamica, se non gestita con attenzione da Vasseur, potrebbe creare una dialettica interna costruttiva: un pilota che guarda al lungo termine e uno che spinge per la competitività immediata.  

Lewis in Rosso: Adattamento, Sfide e Leadership

Il Gran Premio di Gran Bretagna non era una gara come le altre per Lewis Hamilton. Era il suo primo appuntamento a Silverstone vestito di rosso, un momento carico di significato davanti al suo pubblico. L’obiettivo era quello di conquistare il suo primo podio casalingo con la Ferrari. Il quarto posto finale, per quanto combattuto, rappresenta un risultato che interrompe una striscia di 11 anni consecutivi di podi sul circuito di casa.  

Questo weekend, tuttavia, si inserisce in un percorso di adattamento che sta caratterizzando la sua prima stagione a Maranello. I temi ricorrenti sono emersi con chiarezza anche a Silverstone. Le comunicazioni via radio, come quelle relative alla gestione del carburante in Q1 , sono l’ultimo esempio di una comunicazione con il muretto che a volte è apparsa perfettibile, un aspetto già notato da osservatori esterni come Jacques Villeneuve. Questo suggerisce una sintonia ancora da affinare tra il pilota e la sua nuova squadra.  

Allo stesso tempo, la sua lotta con una SF-25 “instabile” è la rappresentazione di un adattamento complesso a una monoposto con difetti specifici, come un sottosterzo cronico. Per estrarre la prestazione, Hamilton è costretto a “rischiare con la guida per trovare quel decimo in più” , un approccio che spiega sia i suoi sorpassi in gara, sia alcuni errori.  

Eppure, proprio in questo contesto di sfide, sta emergendo la sua leadership. Le sue critiche post-gara non sono semplici lamentele, ma analisi tecniche pubbliche. Quando afferma di sapere cosa non vuole nella macchina del prossimo anno , sta evidenziando il suo ruolo centrale nel processo di sviluppo. Questa è la “svolta” che la Ferrari gli ha chiesto di portare. Sta trasformando le difficoltà del 2025 in indicazioni per il futuro, in particolare per il cruciale progetto 2026.  

L’approccio di Hamilton è una strategia di comunicazione mirata. Sfruttando il suo status e la sua piattaforma mediatica, sta applicando una pressione costruttiva su Maranello per accelerare il cambiamento. È una tattica affinata negli anni, ma che assume un peso diverso all’interno dell’ecosistema Ferrari. Se da un lato può scuotere l’ambiente e imporre un nuovo standard, dall’altro, come notato da alcuni commentatori, deve essere gestita con equilibrio per non minare il morale interno. Il successo della sua avventura in rosso non dipenderà solo dalla qualità della vettura del 2026, ma anche dalla sua capacità di guidare questa sfida non solo tecnica, ma anche culturale.  

Oltre Silverstone, le Prospettive per la Ferrari

L’esito di Silverstone offre un quadro chiaro dei valori in campo. La gara ha confermato la McLaren come attuale punto di riferimento del campionato, non solo per velocità ma anche per esecuzione. La Ferrari, al contrario, si conferma un team dal grande potenziale, impegnato a risolvere alcune fragilità tecniche e a ottimizzare le strategie nei momenti cruciali.  

Le domande che emergono per Maranello sono significative. Sarà in grado la Scuderia di diagnosticare e risolvere i “problemi strani” che hanno condizionato la SF-25? Si tratta di un difetto di progettazione o di qualcosa che può essere corretto a breve termine? Il tempo stringe, e il quadro del campionato si fa più definito.  

La doppietta di Silverstone ha permesso alla McLaren di consolidare il proprio vantaggio nella classifica Costruttori, con la Ferrari che mantiene il ruolo di inseguitrice. La lotta per il titolo Piloti, nel frattempo, sembra un affare sempre più concentrato sui piloti McLaren, con Max Verstappen che perde terreno.  

Per la Ferrari e Lewis Hamilton, Silverstone rappresenta un importante momento di analisi. Il sogno di una marcia trionfale verso il titolo è, per ora, messo alla prova. Il futuro immediato appare come un percorso di analisi e sviluppo. Il successo finale di questa partnership leggendaria non dipenderà dalle vittorie di oggi, ma dalla capacità di trasformare le lezioni di giornate come questa nelle fondamenta di una squadra e di una macchina finalmente pronte a lottare stabilmente per il vertice.

Classifica Mondiale Piloti e Costruttori (Aggiornata Post-Silverstone)

Classifica Piloti

POSPILOTATEAMPUNTI
1Oscar PiastriMcLaren234
2Lando NorrisMcLaren226
3Max VerstappenRed Bull165
4George RussellMercedes147
5Charles LeclercFerrari119
6Lewis HamiltonFerrari110

Classifica Costruttori

POSTEAMPUNTI
1McLaren460
2Ferrari229
3Mercedes211
4Red Bull185

Nota: Le classifiche sono basate sui dati aggregati disponibili e riflettono i punteggi dopo il GP di Gran Bretagna 2025.  

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